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Internet - Uniform Resource Locator
Uniform Resource Locator  (URL)

Esaminiamo ora più nel dettaglio una delle nostre attività più frequenti in rete, cioè la navigazione (in inglese surfing). Navigare sul web significa spostarsi da una pagina all'altra nell'enorme ipertesto costituito dal www.

La navigazione comincia con un URL (Uniform Resource Locator), volgarmente detto "indirizzo", che viene digitato nella barra degli indirizzi del browser oppure inserito automaticamente in tale barra quando si clicca su un link in una pagina:

L'URL è una sequenza di caratteri che identifica univocamente una pagina in rete: esso cioè in pratica permette di trovare la pagina e il computer (server host) che la ospita fra i miliardi di pagine presenti sul web. Ad esempio:

http://www.programmiamo.altervista.org/internet/struct/stru1.html

è l'URL completo di questa pagina.

La struttura generale di un URL è la seguente:

protocollo://host name/percorso/nome del file

Prendendo di nuovo come esempio l'URL di questa pagina, abbiamo:

Si osservi che a volte l'URL viene inserito in forma abbreviata e il browser si occupa di completarlo.

In particolare in genere si può omettere:

Host name

La parte più importante dell'URL è l'host name, es.

www.programmiamo.altervista.org

Esso identifica in modo univoco il server (server host o semplicemente host) su quale viene ospitata la pagina.

L'ultima parte a sinistra, detta dominio di primo livello (top-level domain o TLD), è di due o tre caratteri e indica il tipo di risorsa (es. .org per le organizzazioni non governative, .com per i siti commerciali, .edu per quelli educativi etc.) o il Paese nel quale il dominio è stato registrato (es. .it, .fr etc.).

La parte che segue www è detta nome di dominio (domain name) e  a sua volta può essere suddivisa eventualmente in uno o più sottodomini.

Quando il meccanismo dei nomi di dominio fu progettato, negli anni 80, i TLD vennero suddivisi in due tipologie:

Visto che ogni nome di dominio deve essere univoco, c'è bisogno di un organizzazione che controlli ed eviti il rischio di nomi di dominio duplicati. Per i domini generici gTLD il compito è affidato alla ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers), un'organizzazione privata con base in California. Per quanto riguarda invece i domini nazionali ccTLD, ogni singolo Paese ha un'organizzazione che se ne occupa (nel caso dell'Italia è l'anagrafe dei domini .it viene gestita dal Registro, il quale opera all'interno dell'Istituto di Informatica e Telematica del CNR).

 

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