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Internet - La rete domestica
La rete LAN di casa

Consideriamo adesso una tipica rete LAN domestica, costituita da diversi dispositivi che si collegano a Internet per mezzo di un cosiddetto modem ADSL:

LAN home

In realtà il modem ADSL racchiude al proprio interno almeno tre dispositivi diversi:

  1. un router/switch per connettere in rete cablata (via cavo) i dispositivi
  2. un modem ADSL per connettere la rete domestica a Internet
  3. un Wireless Access Point per la connessione wireless

LAN

I dispositivi per la connessione domestica alla rete

Vediamo ora brevemente in maggiore dettaglio quali sono i dispositivi necessari per connettersi a internet con una normale utenza domestica.

Il modem (contrazione delle parole modulatore-demodulatore) è un apparecchio elettronico che consente di collegare il computer alla rete telefonica, utilizzata in questo caso per ricevere e inviare dati dalla rete. La caratteristica fondamentale di un  modem è il bit rate, ovvero la massima velocità di trasmissione/ricezione raggiungibile, espressa in bit/secondo (bps). La velocità di un modem deve sempre essere maggiore o uguale alla larghezza di banda della connessione Internet (vedi più sotto), per poterla utilizzare pienamente.

Il router (o più precisamente il modem-router) differisce dal semplice modem in quanto consente di collegare a Internet più dispositivi contemporaneamente.

Oltre a ciò, la maggior parte dei modem-router domestici comprendono al proprio interno anche uno switch e un firewall (built-in firewall) che, se attivato, consente di proteggere la connessione in entrata e in uscita da accessi indesiderati. Inoltre molti router forniscono anche un accesso WI-FI (senza fili) alla rete (WAP, Wireless Access Point). Il router crea anche una rete locale (o rete domestica) fra i computer ad esso collegati (direttamente via cavo o via wi-fi), i quali possono in tale modo condividere, oltre all'accesso a Internet, file, stampanti e altre risorse locali.

Provider, larghezza di banda e ADSL

Infine, perché il modem (o il router) si connetta correttamente e possa funzionare, occorre avere un accesso alla rete. Tale accesso viene solitamente fornito da un provider, che altri non è che l'Internet Service Provider (ISP) di cui abbiamo parlato precedentemente.

L'utente deve a tale scopo stipulare un contratto (una sorta di abbonamento) col provider, contratto che fissa i costi per la navigazione e la velocità (larghezza di banda) della connessione. I costi possono essere costituiti da una tariffa fissa, ad es. mensile, indipendentemente dal tempo di connessione e al traffico dati: in tali casi si parla di tariffa flat (ovvero "piatta"). In altri casi invece la tariffa può essere a tempo oppure basarsi sulla quantità di dati scambiati (si parla in questi casi di tariffe a consumo).

La velocità di una connessione in rete viene misurata dalla sua larghezza di banda (bandwidth). La larghezza di banda si misura in bit al secondo (bps) e definisce la quantità di informazione binaria (bit) che può essere scambiata ogni secondo. In pratica, maggiore è la larghezza di banda, più veloce risulta la navigazione.

La modalità di connessione oggi più diffusa per l'utenza domestica è quella detta ADSL (ovvero Asymmetric Digital Subscriber Line). Il termine asymmetric (asimmetrico) si riferisce al fatto che in questo tipo di connessione la velocità (banda di trasmissione) risulta maggiore quando si fa il download dalla rete (cioè quando si scarica una pagina oppure un file) rispetto all'operazione opposta di upload (cioè quando si carica un file in rete, per es. quando si invia un'immagine a un social network). Per esempio una tipica offerta di connessione ADSL potrebbe prevedere una velocità di download di 7 Mb/s e una velocità di upload fino a 384 Kb/s (si osservi come, in questo esempio, la velocità di download risulti quasi 20 volte maggiore alla velocità di upload. L'asimmetria nelle velocità è giustificata dal fatto che di solito l'utente medio effettua più download che upload. Occorre in ogni caso tener conto del fatto che le velocità pubblicizzate dai siti sono quasi sempre valori massimi e che i valori effettivi misurati durante la normale navigazione risultano in genere più bassi.

Un termine che viene spesso usato è quello di banda larga, con riferimento alla velocità della connessione. Non esiste attualmente una definizione chiara e univoca di questo parametro, tuttavia una raccomandazione del Telecommunication Standardization Sector dell'ITU (ITU-T) ha definito la banda larga come una capacità trasmissiva maggiore di 2 Mbit/s (in Europa).

 

Altre modalità di connessione

La situazione descritta nei precedenti paragrafi (un computer connesso alla rete via cavo attraverso un modem ADSL) presenta molte possibili varianti e alternative.

Una, a cui abbiamo già accennato, è rappresentata dal collegamento WI-FI, in cui il computer si collega alla rete (tipicamente attraverso un modem-router wireless) senza cavi, per mezzo di onde radio. Il principale vantaggio del WI-FI è ovviamente la comodità (che consente di utilizzarlo anche in spazi aperti e condivisi, es. in un aeroporto, dove risulterebbe scomodo o impossibile l'uso di cavi), mentre lo svantaggio maggiore è la velocità e il ridotto raggio di copertura. Un altro problema delle connessioni WI-FI è legato alla riservatezza dei dati e alla necessità di usare sistemi di crittografia per evitare accessi non desiderati e furto di informazioni.

Con la recente diffusione di terminali mobili (smartphone e tablet) sono state sviluppate modalità di connessione a internet che utilizzano le reti cellulari: GSM, GPRS, EDGE, UMTS, HSDPA, HSUPA.

Senza voler entrare nel dettaglio sul significato di tutti questi acronimi, basti qui sapere che si tratta di standard di comunicazione radio che consentono lo scambio vocale e la trasmissione di dati (e quindi anche la navigazione in rete) per mezzo di telefoni e altri dispositivi mobili. Il grafico seguente mostra un semplice confronto fra le velocità di download e upload dei diversi tipi di connessione elencati (espresse, si faccia attenzione, in Kb/s):

Un particolare problema di queste connessioni è legato al fatto che la velocità effettiva dipende dall'affollamento in rete, cioè da quanti utenti si collegano contemporaneamente a una stessa cella (la cella è l'unità base in cui viene suddiviso un territorio coperto da una rete cellulare). Siccome la connessione risulta condivisa fra i diversi utenti della stessa cella, maggiore è il numero delle connessioni, minore di conseguenza risulta la velocità.

 

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