Ingrandendo una qualsiasi immagine digitale (per esempio una foto scaricata da internet) possiamo osservare che essa è in realtà composta da molti minuscoli quadratini, detti pixel (abbreviato in px, contrazione della locuzione picture element).
Il pixel è la più piccola unità indivisibile di informazione di una immagine. Possiamo pensare ai pixel come agli atomi di cui tutte le immagini sono costituite. Se i pixel sono sufficientemente piccoli (ovvero se non si ingrandisce troppo l'immagine), il nostro occhio non si accorge della loro presenza.
In linguaggio tecnico si dice che ogni immagine digitale è una matrice di pixel (in inglese si usa invece il termine raster image, dove raster significa letteralmente "griglia").
In pratica una matrice di pixel è una "scacchiera" formata da tante minuscole caselle (i pixel appunto) disposte in righe e in colonne.
La dimensione di un'immagine digitale viene espressa mediante il numero di pixel in orizzontale moltiplicato per il numero di pixel in verticale: per esempio 640 x 480.
Spesso si esprime la dimensione anche in megapixel (MP), dove un megapixel è pari a un milione di pixel. Per esempio un'immagine composta da 2.592 x 1.936 pixel avrà (facendo la moltiplicazione) 5.018.112 pixel ovvero (circa) 5 MP.
Si noti che la dimensione di un'immagine digitale si esprime in pixel (e in megapixel) e non è necessariamente correlata alle dimensioni fisiche dell'immagine stampata o visualizzata su un monitor. Queste ultime si misurano in centimetri (o in pollici) e dipendono, come vedremo più avanti, da come l'immagine digitale viene visualizzata.
Sito realizzato in base al template offerto da
http://www.graphixmania.it