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C++ - Dichiarazione di variabili
Dichiarazione di variabili

Sul significato e il ruolo delle variabili nella scrittura di un algoritmo in generale abbiamo già parlato. Per quanto riguarda un programma, le variabili corrispondono ad aree riservate nella memoria RAM del computer. In ogni variabili può essere conservato un singolo valore, il quale dunque andrà a occupare una o più locazioni di memoria.

Per fortuna il programmatore non deve preoccuparsi dei dettagli hardware che riguardano la memorizzazione delle variabili. Tutto ciò che deve fare è attribuire a ogni variabile un nome (che viene detto più precisamente identificatore) e un tipo, attraverso un'istruzione detta dichiarazione di variabile.

Un esempio di dichiarazione di variabile è:

int esponente;

dove int è il tipo della variabile, esponente è l'identificatore (cioè il nome) e il punto e virgola finale sta ad indicare la fine dell'istruzione di dichiarazione.

Su un'unica riga possono essere dichiarate più variabili, separandole l'una dall'altra con una virgola come in:

int giorno, mese, anno;

Oppure, volendo, è possibile ripetere più volte la dichiarazione, nel seguente modo:

int giorno;
int mese;
int anno;

Entrambi i modi sono validi e del tutto equivalenti in C.

Come abbiamo già detto di solito le variabili vengono dichiarate all'inizio di un programma. In realtà il C++ consente di dichiarare le variabili anche nel corpo del programma, praticamente ovunque, ma questa possibilità tende a confondere i programmatori inesperti e perciò non sarà per il momento utilizzata.

In pratica possiamo dire che la dichiarazione delle variabili serve per informare il computer (in realtà il compilatore) della nostra intenzione di usare certi nomi per memorizzare certi tipi di dati.

Nomi delle variabili

Gli identificatori (nomi) delle variabili possono essere scelti liberamente, seguendo alcune poche regole:

E' anche importante notare che i nomi delle variabili non possono contenere blank, cioè spazi. In altre parole, una variabile non può chiamarsi per esempio massimo comune divisore. Quando si vuole mettere in evidenza le singole parole che compongono il nome di una variabile è possibile separarle col simbolo della sottolineatura (underscore), in questo modo: massimo_comune_divisore. Un'altra tecnica molto usata (detta CamelCase notation, cioè notazione a gobba di cammello) consiste nell'iniziare ogni singola parola (tranne eventualmente la prima) con la maiuscola, come per esempio in massimoComuneDivisore.

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